Dolomiti Alto Adige
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L’Altopiano dello Sciliar – Cultura, Natura e tradizione

A Castelrotto, Siusi allo Sciliar, Fiè allo Sciliar e sull’Alpe di Siusi vi attendono molte mete adatte a famiglie e ad appassionati di natura e cultura

Chiese, cappelle, castelli, rovine, musei, tesori artistici e monumenti naturali

Sull’Altopiano dello Sciliar ci sono molte mete interessanti in cui è possibile scoprire la cultura, le tradizioni, l’arte e la natura dell’Alto Adige. Tra le attrazioni più significative vi sono gli straordinari monumenti naturali delle Dolomiti, dichiarate dall’UNESCO Patrimonio Mondiale, così come pittoresche cappelle, castelli e rovine.

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La Chiesa Parrocchiale di Castelrotto è dedicata agli apostoli Pietro e Paolo. Si tratta di una struttura in stile classicistico in cui spicca lo splendido altare maggiore tardo classicistico con il tabernacolo marmoreo.

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Il Campanile di Castelrotto è il simbolo di Castelrotto. Questo campanile, con i suoi 82 m di altezza, è tra i più alti dell’Alto Adige; durante la visita è possibile conoscerne gli interessanti dettagli storici.

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Il Monte Calvario è una collina al centro di Castelrotto, raggiungibile dalla piazza centrale del paese seguendo un breve e ripido sentiero. Sul Monte Calvario si sviluppa una via crucis divisa in diverse piccole cappelle.

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La Chiesa di Maria Ausiliatrice si trova nel centro della località di Siusi allo Sciliar e viene spesso indicata in maniera caratteristica come la “Vecchia Chiesa”, dal momento che si trova non lontana dalla nuova chiesa parrocchiale di Santa Croce vicino al cimitero. La chiesa di Maria Ausiliatrice è un’ambita meta di pellegrinaggio.

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Il Museo Parrocchiale e Archeologico si trova nella cappella di San Michele, accanto alla chiesa parrocchiale di Fiè. Al piano superiore sono esposti esempi pregevoli dell’arte tardogotica provenienti da diverse chiese dei dintorni. Al piano terra è collocata una mostra archeologica di reperti di varie epoche storiche, dal neolitico al medioevo.

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Il Castello di Presule, che fu costruito dai signori di Fiè intorno al 1200, si trova al di sopra di Fiè allo Sciliar. In estate, nel cortile interno del castello, vengono organizzate molte manifestazioni culturali, come concerti e spettacoli teatrali. È una meta molto amata dagli escursionisti.

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Castelvecchio, un castello ormai in rovina presso Siusi allo Sciliar, risale presumibilmente al dodicesimo secolo, periodo in cui il maniero fu edificato nel bosco di Hauenstein. Le rovine troneggiano da sempre su di un blocco di roccia alto 20 metri alla base della punta Santner. Durante i lavori di restauro sono state rinvenute parti residuali di alcuni affreschi e diversi oggetti di epoca medievale.

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Intorno alle Panche delle Streghe sull’Alpe di Siusi aleggiano molti racconti e leggende. Si tratta di una particolare formazione rocciosa a forma di sedile che un tempo, secondo le antiche credenze, era il luogo di riunione delle streghe dello Sciliar. Un’escursione di circa un’ora e mezza conduce da Compaccio al belvedere di Monte Bullaccia e alle Panche delle Streghe.

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Il Mulino Malenger a San Vigilio, al di sotto di Siusi allo Sciliar, è l’unico mulino ancora in funzione nell’area dello Sciliar. Questo mulino, realizzato con legno di larice, è menzionato per la prima volta in un documento del quindicesimo secolo; tuttavia, probabilmente risale a un periodo precedente. Viene usato ancora oggi dai mugnai del posto per la produzione della farina.

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Il Museo della Scuola di Tagusa offre una panoramica sull'evoluzione del sistema educativo dell’Alto Adige e della vita scolastica quotidiana nel periodo compreso tra il 1933 e il 1993, ovvero dall’epoca dell’impero austriaco, passando per il fascismo fino ai giorni nostri. La scuola locale di Tagusa ha mantenuto la stessa sede fin dal diciottesimo secolo, là dove ha oggi sede il museo. È possibile entrare nelle aule e nella sala dei professori ma anche vedere molti oggetti scolastici, come lavagne, cartelle e quaderni.